S.E. Il Prefetto
Dott. Vittorio Zappalorto


oggetto:

Il Consiglio comunale non è un videogioco

Egregio Dott. Zappalorto,

Ci rivolgiamo a Lei con riferimento alla questione del ritorno in presenza del Consiglio comunale di Venezia, che nel mese di giugno era stato oggetto di una Sua missiva alla Presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.

Nel rispetto dell’autonomia del Consiglio, la Sua lettera aveva sollevato un problema reale e allo stato attuale irrisolto, che sta purtroppo ingenerando nella cittadinanza una crescente sensazione di sfiducia nei confronti di una Istituzione percepita come sempre più distante e avulsa dalla vita reale.

Allo stato attuale siamo un caso forse unico in Italia, con un Consiglio comunale ai cui componenti è tuttora precluso il ritorno in presenza mentre a poca distanza e nella stessa città il Consiglio regionale è ritornato alle modalità ordinarie di convocazione, fatti salvi i casi di partecipazione a distanza per motivi sanitari che sono l’eccezione e non la regola, in tutte le altre assemblee elettive.

Come cittadini siamo inoltre privati della possibilità, tradizionalmente riconosciuta e particolarmente radicata a Venezia di assistere “de visu” alle sedute del Consiglio a Ca’ Loredan, negli spazi appositamente destinati al pubblico.

Essendo venuta meno la base giuridica che poteva giustificare le restrizioni in essere, con la fine dello stato di emergenza nazionale legato alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, ed essendo anche stata soppressa la modalità di lavoro agile per i dipendenti comunali, ci interroghiamo sulla palese disparità di trattamento e sulla legittimità stessa di misure che vedono nei consiglieri comunali di Venezia gli unici soggetti ai quali è fatto divieto di riunirsi in presenza nei luoghi deputati all’esercizio della democrazia rappresentativa, che non può ridursi ad un videogame.

La interpelliamo quindi come Custode della legalità e massimo rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali, auspicando un Suo autorevole intervento che ci permetta di ritornare quanto prima a condizioni di normalità democratica.

Firme

  1. Alberto Alberti
  2. Nena Almansi
  3. Roberta Andolfi
  4. Flavia Antonini
  5. Walter Armani
  6. Luca Azzano Cantarutti
  7. Paola Baldari
  8. Beppe Ballarin
  9. Marco Antonio Ballarin
  10. Gloria Barbone
  11. Gabriella Barina
  12. Giulia Barina
  13. Stefano Barina
  14. Filippo Barusco
  15. Leonardo Bosello
  16. Carla Bellenzier
  17. Carlo Beltrame
  18. Marina Bertini
  19. Tiziano Berton
  20. Alessandra Bertotto
  21. Arianna Bertozzi
  22. Rossella Besazza
  23. Giovanna Bettini
  24. Marina Biagini
  25. Barbara Biciocchi
  26. Marco Bin
  27. Daniela Biscontin
  28. Paolo Brandolisio
  29. Roberta Bravin
  30. Alessandro Bressanello
  31. Massimo Brunzin
  32. Giorgia Calderan
  33. Isabella Campagnol
  34. Carla Canazza Guadagni
  35. Annalisa Cardin
  36. Domenico Cardone
  37. Elena Carpenedo
  38. Matteo Carretto
  39. Elisabetta Casaburi
  40. Cecilia Catacchio
  41. Michele Catozzi
  42. Elisabetta Cattaneo
  43. Roberta Cavallarin
  44. Francesca Cecconi
  45. Federica Celegato
  46. Aline Cendon
  47. Claudio Checchin
  48. Paola Cogolati
  49. Leonardo Comin
  50. Patrizia Comin
  51. Sandra Comin
  52. Francesca Conchetto
  53. Valentina Confuorto
  54. Andrea Contarini
  55. Rita Cormio
  56. Anna Cortesi
  57. Stefano Croce
  58. Alberto Crovato
  59. Lorena Culloca/li>
  60. Mario Cutrone
  61. Sara Dainese
  62. Cinzia Dalboni
  63. Antonella Dalla Pozza
  64. Lorena Della Togna
  65. Piero Della Vedova
  66. Sara De Polo
  67. Erica De Rosa
  68. Gina Di Cataldo
  69. Francesco Frank Duse
  70. Antonino Esposto
  71. Piero Fabbri
  72. Jacopo Faggin
  73. Francesco Falcieri
  74. Lidia Fersuoch
  75. Cinzia Filoni
  76. Monica Finco
  77. Elena Fiorani
  78. Daniela Foà
  79. Emilia Fornaroli
  80. Francesco Foschi
  81. Katia Floretta Franceschi
  82. Tatiana Franchin
  83. Piergiorgio Freddi
  84. Irina Freguia
  85. Nicoletta Frosini
  86. Gabriella Furlan
  87. Simone Frosini
  88. Irene Galifi
  89. Alessandra Gallenda
  90. Pietro Gallina
  91. Rubens Gebbani
  92. Pierandrea Gagliardi
  93. Dubravko Garbin
  94. Marco Gerotto
  95. Martina Gerotto
  96. Roberta Giacomazzi
  97. Fulvia Giannuzzi
  98. Sebastiano Giorgi
  99. Carla Gislon
  100. Giuliana Giusti
  101. Sabrina Giustini
  102. Giorgio Granzo
  103. Giorgio Griffon
  104. Mara Guglielmi
  105. Irene Guida
  106. Arianna Kirchmayr
  107. Marysia Kuyawska Bullo
  108. Adriano Kraul
  109. Giorgio Isotti
  110. Paolo Lanapoppi
  111. Elio Laurino
  112. Flavia Laurino
  113. Federica Lazzara
  114. Rosanna Ligi
  115. Laura Lobina
  116. Fabio Lombardo
  117. Luca Lombardo
  118. Laura Lungo
  119. Paola Magnanini
  120. Sophie Maningue de Chanaud
  121. Anna Marin
  122. Susi Marinò
  123. Elisabetta Martinelli
  124. Alessandro Mazzoleni
  125. Elena Menegazzi
  126. Valentina Meneghini
  127. Dolores Meo
  128. Laura Menetto
  129. Roberta Beba Minetto
  130. Paola Minoia
  131. Carla Montaretto Marullo
  132. Morella Morelli
  133. Rita Morosini
  134. Alessandra Naletto
  135. Mario Nason
  136. Annamaria Nasta
  137. Arsine Nazarian
  138. Augusto Negrini
  139. Donata Olivieri
  140. Fulvio Orsenigo
  141. Paolo Pagnin
  142. Filippo Maria Paladini
  143. Eleonora Palma
  144. Sergio Pascolo
  145. Angela Pasculli
  146. Maria Antonietta Pasquinucci
  147. Lorenza Paties
  148. Magda Pattarello
  149. Omar Pavanello
  150. Alex Pedrocco
  151. Davide Penzo
  152. Paola Penzo
  153. Donatella Pezzato
  154. Lucia Piastra
  155. Andrea Piccini
  156. Sergio Piovesan
  157. Alessandra Pirani
  158. Giacomo S. Pistolato
  159. Silvia Pittarello
  160. Stefano Polizzi
  161. Rally Prato
  162. Claudia Proietto
  163. Sebastiano Pulese
  164. Stefano Punter
  165. Marianna Purisiol
  166. Laura Rabini
  167. Vanda Rabini
  168. Valentina Raccanelli
  169. Lucio Radich
  170. Francesca Ranieri
  171. Giorgio Ravagnan
  172. Matteo Ravagnan
  173. Barbara Re
  174. Susi Reberschak
  175. Lucio Regalini
  176. Ale Regazzi
  177. Anna Renzini
  178. Donatella Riso
  179. Alessandro Rizzardini
  180. Stefania Rizzardo Argenton
  181. Paolo Roggero
  182. Cristina Romieri
  183. Fiorenzo Rosati
  184. Francesca Röschinger
  185. Cristiana Rubini
  186. Fabrizio Sacco
  187. Lucia Santini
  188. Veronica Sarti
  189. Andrea Sartori
  190. Rita Sartori
  191. Andrea Sbordone
  192. Andrea Scaramuzza
  193. Emanuela Scarpa
  194. Veronica Scarpa
  195. Danilo Scattolin
  196. Anna Maria Scuderi
  197. Silvia Soliani
  198. Adele Stefanelli
  199. Roberta Stoppato
  200. Marilena Taboga
  201. Lia Erminia Tagliacozzo
  202. Sara Tirelli
  203. Bruno Tissi
  204. Giuliano Toniolo
  205. Michela Tranquillin
  206. Sandra Trevisan
  207. Alessandra Tusset
  208. Laura Urbani De Gheltof
  209. Stefano Varponi
  210. Rina Venerando
  211. Teresa Venier
  212. Marco Verna
  213. Alice Veronese
  214. Dario Vianello
  215. Davide Vianello
  216. Francesca Vianello
  217. Gian Luigi Vianello
  218. Giulia Vianello
  219. Francesca Visintin
  220. Sebastiano Zafalon
  221. Barbara Zanetti
  222. Selena Zanin
  223. Anna Zemella
  224. Martina Zennaro
  225. Alessandra Zinà
  226. Roberta Zoppé
  227. Luciana Zorzin Bernardo
  228. Flora Zuanich

Consiglio Comunale Straordinario
5 novembre 2020

Nel corso del Consiglio comunale straordinario del 5 novembre sono state presentate e discusse due distinte mozioni dedicate alla creazione di una «cittadella dello sport» (una della maggioranza, approvata, e una del M5S, respinta), dopo che il Sindaco in carica aveva rimproverato alle opposizioni, con toni anche offensivi, di non comprendere le priorità del momento attuale. Ne deduciamo quindi che la priorità per il Sindaco è la cittadella dello sport e non la situazione di profonda sofferenza in cui si trovano artigiani e commercianti, famiglie e lavoratori. Egli non solo si è dimostrato reticente nel dare le spiegazioni richieste sull’intreccio di interessi privati che gravitano sull’area dei Pili, ma anzi ha approfittato di questo Consiglio comunale straordinario per fare approvare una mozione con cui impegnano Sindaco e Giunta «A RICERCARE ulteriori fonti di finanziamento, anche tra quelle del Recovery Fund, per lo sviluppo del territorio metropolitano veneziano, anche per favorire la nascita di una “cittadella dello sport” di livello internazionale, degna del capoluogo del Veneto». In risposta alle offese ricevute, le opposizioni hanno scelto di non partecipare al voto. Terra e Acqua ha aderito a questa scelta, e nella sua dichiarazione di (non) voto ha espresso solidarietà ai consiglieri PD insultati dal Sindaco. Nel merito della questione affrontata, riteniamo comunque doveroso rendere nota ai cittadini la posizione di Terra e Acqua 2020. Altre sono, a nostro parere, le priorità di spesa in questo momento drammatico. La «cittadella dello sport» è un progetto nobile e ambizioso del quale si parla da svariati decenni, ma stupisce la scelta del luogo dove si vorrebbe che questi investimenti – pubblici o privati che siano – venissero realizzati: la famosa area dei “Pili”, di cui ancora non conosciamo l’esito della caratterizzazione dei suoli, più volte rinviata (anche con ricorsi al TAR). Ricordiamo infatti che le ultime risultanze disponibili, in un’area caratterizzata dall’accumulo di fosfogessi, avevano riscontrato tracce di radioattività. Ci chiediamo perché realizzare una cittadella dello sport su terreni privati, acquistati a basso costo perché pesantemente inquinati e, giova ricordarlo, attualmente di proprietà del Sindaco. Ci chiediamo perché non si possa trovare un luogo alternativo per la realizzazione di questo progetto e soprattutto vigileremo che tale operazione non si riveli a vantaggio di una sola persona o di poche società sportive ad essa riferibili. Siamo favorevoli, ad investimenti pubblici e/o privati per l’adeguamento o la realizzazione di nuovi impianti sportivi a favore della comunità, come indicato nel nostro programma elettorale. Nel Comune ci sono palestre e strutture che versano in uno stato di forte degrado e che necessitano di manutenzione urgente; mancano altresì strutture e spazi di quartiere dove le decine di associazioni sportive possano esercitare in maniera agevole le loro attività, tra cui quella sociale tanto importante in questo periodo di difficoltà. Vigileremo quindi perché i soldi che potrebbero arrivare, e che difficilmente saranno quelli del “Recovery Fund”, vengano investiti innanzitutto per tali strutture e per le associazioni che usufruiscono degli spazi suddetti.

Il Gruppo consiliare di Terra e Acqua 2020 Venezia e Mestre, 9/11/2020