Papà, c’è posta per te !

  • Papà, c’è posta per te ! La apriamo insieme come l’altra volta?
  • Sarà un’altra bolletta da pagare, la apriamo stasera quando avrai finito i compiti.
  • No no, papà, questa non sembra una bolletta: c’è scritto ARTO DI CITAZIONE
  • Atto di citazione? Allora è peggio di una bolletta, fammi vedere.
  • Peggio di una bolletta?
  • Questa è peggio perché per pagarla non basta andare in posta: dovrò andare in Tribunale
  • Allora finirai in prigione come a Monòpoli, senza passare dal via?
  • Niente prigione, è un atto di citazione “civile” che è una cosa diversa.
  • E cosa vuol dire “civile”?
  • Civile è sinonimo di “educato”. Chi mi manda questa letterina vuole incontrarmi in Tribunale per chiedermi educatamente dei soldi.
  • Che bello papà, aiutare gli altri come abbiamo fatto a Natale! E quanti soldi ti chiede questa persona?
  • Fammi controllare, dovrebbe essere scritto alla fine. Ecco qui, sono 150 mila euro.
  • Mi sembrano tanti! Quindi è molto povero e bisognoso, questo signore che li chiede?
  • No, è un signore molto ricco; molto più di noi.
  • Papà non capisco, e allora perché li chiede a te se è già ricco?
  • Perché è il suo modo per farmi stare zitto e buono.
  • Come sarebbe? Perché dovresti stare zitto se fai il consigliere comunale? Non è così che me l’avevi spiegata questa cosa del consigliere comunale.
  • Perché è un po’ come con i bambini che fanno i bulli a scuola: ci sono cose che non si dicono se vuoi vivere in pace.
  • E perché non dovrei dirgli che sono dei bulli, se è vero?
  • Perché prima devi farti i muscoli, se vuoi tener testa a un bullo.
  • Allora andrò in palestra come la mamma. Ma tu invece cosa farai? Un’ipoteca sulla casa come a Monòpoli?
  • Spero proprio di no… non è il signore ricco che decide. Lui chiede una cosa e in Tribunale c’è un Giudice, o una Giudice, che deciderà.
  • A me sembra un’ingiustizia, questa cosa che chiede.
  • Quello che è giusto lo decide il Giudice: è per questo che si chiama così.
  • E allora, per spiegare bene questa cosa al Giudice posso andarci io così glielo dico che è un’ingiustizia? Queste cose le spiego benissimo.
  • Il mondo degli adulti è complicato, tu non preoccuparti e pensa a fare i compiti: per parlare con il Giudice ci vuole un altro Signore e si chiama “avvocato”
  • Che mondo complicato il vostro, papà. OK torno a fare i compiti ma a me le ingiustizie non piacciono, e neanche i prepotenti

In questi 8 anni, il “gruppo25 aprile” è stato uno spazio di libertà, la cui sopravvivenza è oggi in pericolo. Per difendere quello spazio di libertà e la sua pagina internet, il cui amministratore è stato citato in giudizio, sarà necessario sostenere delle spese legali a cui potete contribuire inviando una piccola donazione al conto:

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intestato a: Associazione 25 aprile Venezia
(PASCITMMVNZ il codice “swift” per i bonifici dall’estero)
Causale: colletta spese legali

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Consiglio Comunale straordinario
20 aprile 2023

Il CONSIGLIO COMUNALE è convocato in sessione straordinaria, in sessione straordinaria, nella sala delle riunioni consiliari di Ca’ Loredan – Venezia giovedì 20 aprile 2023 alle ore 9:30 ed eventualmente, nel caso in cui nella seduta del 20 aprile non venissero evase tutte le proposte di deliberazione iscritte all’ordine del giorno, venerdì 21 aprile 2023 alle ore 10 con il seguente Ordine del giorno .
Le sedute verranno trasmesse in

Consiglio Comunale Straordinario
5 novembre 2020

Nel corso del Consiglio comunale straordinario del 5 novembre sono state presentate e discusse due distinte mozioni dedicate alla creazione di una «cittadella dello sport» (una della maggioranza, approvata, e una del M5S, respinta), dopo che il Sindaco in carica aveva rimproverato alle opposizioni, con toni anche offensivi, di non comprendere le priorità del momento attuale. Ne deduciamo quindi che la priorità per il Sindaco è la cittadella dello sport e non la situazione di profonda sofferenza in cui si trovano artigiani e commercianti, famiglie e lavoratori. Egli non solo si è dimostrato reticente nel dare le spiegazioni richieste sull’intreccio di interessi privati che gravitano sull’area dei Pili, ma anzi ha approfittato di questo Consiglio comunale straordinario per fare approvare una mozione con cui impegnano Sindaco e Giunta «A RICERCARE ulteriori fonti di finanziamento, anche tra quelle del Recovery Fund, per lo sviluppo del territorio metropolitano veneziano, anche per favorire la nascita di una “cittadella dello sport” di livello internazionale, degna del capoluogo del Veneto». In risposta alle offese ricevute, le opposizioni hanno scelto di non partecipare al voto. Terra e Acqua ha aderito a questa scelta, e nella sua dichiarazione di (non) voto ha espresso solidarietà ai consiglieri PD insultati dal Sindaco. Nel merito della questione affrontata, riteniamo comunque doveroso rendere nota ai cittadini la posizione di Terra e Acqua 2020. Altre sono, a nostro parere, le priorità di spesa in questo momento drammatico. La «cittadella dello sport» è un progetto nobile e ambizioso del quale si parla da svariati decenni, ma stupisce la scelta del luogo dove si vorrebbe che questi investimenti – pubblici o privati che siano – venissero realizzati: la famosa area dei “Pili”, di cui ancora non conosciamo l’esito della caratterizzazione dei suoli, più volte rinviata (anche con ricorsi al TAR). Ricordiamo infatti che le ultime risultanze disponibili, in un’area caratterizzata dall’accumulo di fosfogessi, avevano riscontrato tracce di radioattività. Ci chiediamo perché realizzare una cittadella dello sport su terreni privati, acquistati a basso costo perché pesantemente inquinati e, giova ricordarlo, attualmente di proprietà del Sindaco. Ci chiediamo perché non si possa trovare un luogo alternativo per la realizzazione di questo progetto e soprattutto vigileremo che tale operazione non si riveli a vantaggio di una sola persona o di poche società sportive ad essa riferibili. Siamo favorevoli, ad investimenti pubblici e/o privati per l’adeguamento o la realizzazione di nuovi impianti sportivi a favore della comunità, come indicato nel nostro programma elettorale. Nel Comune ci sono palestre e strutture che versano in uno stato di forte degrado e che necessitano di manutenzione urgente; mancano altresì strutture e spazi di quartiere dove le decine di associazioni sportive possano esercitare in maniera agevole le loro attività, tra cui quella sociale tanto importante in questo periodo di difficoltà. Vigileremo quindi perché i soldi che potrebbero arrivare, e che difficilmente saranno quelli del “Recovery Fund”, vengano investiti innanzitutto per tali strutture e per le associazioni che usufruiscono degli spazi suddetti.

Il Gruppo consiliare di Terra e Acqua 2020 Venezia e Mestre, 9/11/2020