Dalla A alla Zeta, gli interessi economici del sindaco che “lavora gratis”.
Nel presentare questo mazzo di carte liberamente ispirato alla vita veneziana, eviteremo termini consunti e a volte abusati come “conflitto di interessi” perché a Venezia siamo già oltre: il conflitto presuppone una tensione morale fra interesse pubblico e interessi privati, nel caso nostro la situazione è molto più semplice.
Venezia è usata come vetrina e trampolino per una carriera politica nazionale, Venezia è usata come “musina” o bancomat per migliorare il conto economico e/o incrementare il patrimonio netto di soggetti privati. Nessun conflitto, nessuna tensione etica o morale quando ad essere perseguiti, in maniera lucida e coerente anche se non sempre trasparente, sono interessi privati o personali.
Un soggetto concedente e concessionario dello stesso bene pubblico (Scuola Grande della Misericordia); parte acquirente e parte venditrice nella medesima transazione (Abate Zanetti SpA); proponente e beneficiario di varianti urbanistiche approvate a colpi di maggioranza – da una lista che porta il suo nome – e ancora parte ricorrente e parte resistente nel medesimo ricorso al TAR (per decidere a chi spettasse fare le bonifiche e la caratterizzazione dei suoli ai Pili) sono la realtà sostanziale percepita da chi non si ferma alle forme (la persona giuridica che è cosa distinta dalla persona fisica, proprietaria o azionista di maggioranza della persona giuridica): qui siamo oltre ogni precedente noto nella storia repubblicana, con un vago sentore di ritorno all’era feudale. Più che di “conflitto”, è un caso inedito di “confusione” di ruoli.
Il conflitto latente emerge soltanto quando ricorrono due condizioni cumulative: 1) l’interesse privato viene perseguito a scapito dell’interesse collettivo e 2) i mass media o le opposizioni sono in grado di dimostrare che ciò avviene, andando oltre i proclami ufficiali e portando alla superficie la realtà soggiacente.
Con il presente contributo vengono elencate una serie di situazioni – alcune note, altre meno – in cui ci sembra di scorgere una certa confusione di interessi. Lasciamo ad altri il compito di giudicare quali possano assumere rilevanza giuridica e quali appartengono soltanto alla sfera dell’etica. Il dato per noi rilevante è che tali situazioni coprono praticamente tutte le lettere dell’alfabeto, dalla A alla Zeta.
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1. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Provvedimento n. 26252 del 23 novembre 2016. 2. Su tale concessione risulta pendente un ricorso al TAR, con una sospensiva ordinata dal TAR nel settembre 2021 in attesa del giudizio di merito. Il monopolio da e per l’aeroporto è particolarmente lucrativo in quanto caratterizzato da un rendimento orario per imbarcazione pari a 400 euro, contro gli 85 euro all’ora di altre tratte quali ad esempio la linea 9, subaffidata ad altro soggetto privato. 3. Il mezzo è stato ceduto per soli 180.000 euro e nel contratto di compravendita si legge testualmente: “ACTV concede ad Alilaguna, che accetta, a titolo di comodato d’uso gratuito l’imbarcazione denominata LIUTO.. (omissis). Liuto sarà esposto al salone nautico di Venezia.. al termine dell’esposizione, Alilaguna utilizzerà il Liuto per la navigazione nella Laguna veneziana in qualità di armatore fino al 31 dicembre 2020. Al termine di tale periodo, ACTV concede irrevocabilmente ad Alilaguna la facoltà di esercitare il diritto di acquisto al prezzo di euro 180.000”.
A partire da quest’anno, la ristorazione è stata affidata a soggetto che aveva finanziato la campagna elettorale del Sindaco (Art and Food SrL), in coincidenza – sicuramente casuale – con il passaggio del 100% di Venezia Spiagge al Comune di Venezia, che ha sborsato 3 milioni di euro per assicurarsene il controllo totale. Il punto di ristoro del Blue Moon, ribattezzato “Bistrot de Mar”, ora propone in bella evidenza la chianina della tenuta agricola “San Giobbe”, proprietà personale del sindaco che conta la bellezza di 2.400 mucche:
https://www.radiosienatv.it/luigi-brugnaro-si-racconta-a-siena-tv-il-mio-rapporto-col-territorio-senese/
Affidato dal Comune a Toyota 3 mesi dopo il viaggio in Giappone del sindaco che in Giappone ci era andato a promuovere la chianina della sua azienda agricola:
https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/03/03/news/brugnaro-a-tokyo-per-la-mucca-chianina-1.16544428
https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/03/04/news/la-san-giobbe-alla-conquista-del-giappone-1.16555532
Nel video citato da Nuova Venezia, il sindaco dice poche ma significative parole: «Le nostre relazioni sono sempre più fruttuose e intense. Vi aspettiamo tutti a Venezia per continuare questo momento di festa e allegria. Prima di tutto c’è l’amicizia e la conoscenza tra le persone, poi arrivano gli affari». E così sia..
Per fare buoni affari a Venezia, sponsorizzare la squadra di basket del sindaco sembra essere un buon viatico, a giudicare da una lunga lista di esempi – alcuni già citati dal quotidiano “Domani” e da un ulteriore episodio recente nonché inedito: la 2M Costruzioni di Spinea (Comune di origine del Sindaco, che ci ha vissuto fino al 2007). In favore di quest’ultima si segnala la cessione, con preliminare di vendita condizionato al rilascio del permesso di costruire, di terreni edificabili a due passi da Piazza Ferretto, ex CARIVE in via San Rocco, da parte della IVE Immobiliare Veneziana, partecipata al 100% dal Comune di Venezia. Pur avendo chiuso il bilancio di quell’anno in perdita, la IVE nel 2020 ha ceduto il lotto alla 2M con uno sconto di 1.100.000 euro rispetto al prezzo indicato nel piano iniziale delle alienazioni. Pochi mesi dopo, la 2M Costruzioni ha fatto la sua comparsa fra i “TOP SPONSOR” della Reyer.
4 Sul punto vedasi: https://www.lavoce.info/archives/89845/se-il-comune-di-venezia-fosse-una-spa/
L’ultimo acquisto del sindaco, probabilmente intestato a Umana SpA la cui liquidità sicuramente consente qualche capriccio accessorio, è uno yacht di 30 metri, con due motori da 2.000 cavalli: il Ferretti 1000. Una cosuccia modesta, come da foto. Poco prima della consegna, e in modo sicuramente disinteressato, il sindaco ha proposto “spazi ex Mose all’Arsenale per manutenzione megayacht”. Mega yacht come il suo, ma è solo una coincidenza:
https://www.ilrestodelcarlino.it/venezia/venezia-brugnaro-salone-nautico-1.6317259
Il prezzo pagato? “Come consuetudine dell’azienda, non è stato comunicato il prezzo, ma è facile immaginare che il nuovo super yacht si colloca al top del listino Ferretti” (fonte: il Messaggero 12 marzo 2021).
La notizia dell’acquisto, che è di quest’anno, potrebbe comunque essere collegata con i grandi spazi concessi dal Comune di Venezia alla Ferretti Yacht in occasione del suo 50mo anniversario:
https://www.ferrettigroup.com/it-it/News-and-Events/Detail/t/A-Venezia-le-celebrazioni-per-il-50anniversario/y/2018/n/1389
Luoghi prestigiosi come Piazza San Marco, Arsenale e Palazzo Ducale. Dai più maliziosi viene anche ricollegata alla grande profusione di risorse pubbliche per allestire un salone nautico di cui la Ferretti è stata grande protagonista, nel 2021. Tema da approfondire per ciò che riguarda il rapporto fra costi e ricavi, dato che quelli legati alla bigliettazione non coprono nemmeno un trentesimo delle spese a carico del bilancio comunale.
Rivenditore esclusivo (“exclusive dealer”) degli yacht Ferretti in Italia risulta essere il soggetto titolare di altra azienda che appare fra i top sponsor della Reyer: la Village Rent di Michele Giacometti, CeO di Italian Yacht Store.
Sono due società del gruppo Setten, che è “Top Sponsor” della squadra di basket del Sindaco, e questo spiega perché ne parliamo qui. Qualcuno potrà chiedersi “perché non alla lettera S come Setten” ma al momento ci interessano soprattutto queste due figlie minori di una galassia che dalla Setten Genesio SpA (controllata al 100% dalla Setten Genesio Holding) si dirama e dipana la sua tela attraverso un altro soggetto giuridico: la Improve SrL, controllata al 100% da Federico Setten, che a sua volta controlla al 100% la Genuine Srl e la G-Park SrL – come da visure effettuate a fine settembre.
La Genuine SrL ha fattto il balzo verso la notorietà quando si è vista accordare una variante (la numero 79) che le permetterà di edificare su terreno destinato a verde attrezzato, acquistato per 800.000 euro, una torre di 70 metri. In deroga al massimale vigente di 1.500 m², alla superficie commerciale viene inoltre accordato uno spazio di 4.500 m² che porterà alla creazione dell’ennesimo centro commerciale, in Viale San Marco a Mestre, in una zona che ne è già satura e che conosce problemi di dissesto idrogeologico. Come ci siamo arrivati?
Cronologia succinta dei fatti e dagli atti (di Giunta e consiliari):
26 luglio 2018: con Delibera di Giunta 273 si dichiara meritevole la proposta della Genuine SrL, che ancora non ha acquistato il terreno ma ha già presentato il progetto come società di consulenza;
8 maggio 2019: la Genuine chiede l’approvazione di un accordo pubblico-privato con variante urbanistica per rendere edificabile l’ex campo di calcio di Viale San Marco;
Maggio 2021: viene costituita la G-Park s.r.l. (inizio attività 1 giugno 2021). L’oggetto sociale è l’acquisto , la vendita, la costruzione, la locazione e la gestione di immobili a qualsiasi uso destinati.
19 aprile 2021: la giunta presenta in Consiglio comunale la proposta, che dopo alcuni passaggi in V commissione (presieduta dal capogruppo della lista Brugnaro Alessio De Rossi) viene messa ai voti nella notte fra l’1 e il 2 luglio. A favore della delibera vota soltanto la lista Brugnaro con il supporto di due consiglieri leghisti, e il risultato del voto è di 18 a 12: largamente inferiore ai numeri di cui la maggioranza disponeva sulla carta. In particolare, NON partecipano al voto i capigruppo di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, tanto che alcuni quotidiani parlano di prime (e inedite) crepe nella maggioranza.
Rassegna stampa:
http://terraeacqua2020.it/wp-content/uploads/2021/07/20210703corrieretorre.pdf
http://terraeacqua2020.it/wp-content/uploads/2021/07/20210703nuovatorre.pdf
Spesso costruiti dal gruppo Setten (via Ca’ Marcello a Mestre) o ristrutturati dalla medesima, sono anche una grande fonte di lavoro interinale per le agenzie che, come Umana, ne hanno fatto un punto di forza della loro attività, per le caratteristiche di stagionalità che sono da sempre propizie allo sviluppo del lavoro interinale.
Ciò che più colpisce molti osservatori, tuttavia, è l’onnipresenza delle gru di quello che è un Top Sponsor della Reyer e che ha visto esplodere il suo business a partire dal 2015 (inizio del primo mandato Brugnaro), anno in cui la medesima Setten ha anche completato i restauri della Scuola Grande della Misericordia, su incarico del soggetto che l’ha ricevuta in concessione quarantennale gratuita in cambio di quei restauri: l’attuale sindaco Luigi Brugnaro. Concedente e concessionario del medesimo bene, con il filtro del Blind Trust.
Per rendersene conto, è sufficiente esaminare la lista allegata alla fine del testo (allegato 2).
Lancioni Gran Turismo: premiati con l’esenzione totale dal canone per l’utilizzo dei pontili comunali per il 2020 e il 2021, sono in parte controllati dalla galassia Alilaguna di cui alla lettera A
Multinazionale diretta da un austriaco di origini ungheresi, è stata la grande beneficiaria del nuovo distretto alberghiero di Via Ca’ Marcello, peraltro ideato da giunte precedenti a quella in carica, ma ha anche grandi progetti per l’area “ex gasometri” a San Francesco della Vigna (Venezia), che richiedono benevolenza da parte della Giunta in carica. Nel 2020 ha finanziato la campagna elettorale di un candidato della lista Brugnaro nonché assessore in carica, che per aver sforato il tetto di spesa è stato di recente sanzionato dal Collegio regionale di garanzia:
https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2021/07/17/news/spese-elettorali-a-venezia-sanzionato-l-assessore-boraso-deve-restituire-novemila-euro-1.40507113
Navi a Marghera: in molti si sono chiesti come mai un sindaco da sempre paladino delle grandi navi da crociera – e dei lavoratori che vivono dell’indotto – abbia accettato senza battere ciglio la decisione del Governo di estrometterle dal bacino di San Marco per creare invece degli ormeggi a Marghera, esprimendo anzi soddisfazione. Con la dovuta cautela, è possibile ipotizzare che a tale soddisfazione non sia del tutto estranea la vicinanza dei nuovi ormeggi ai terreni da valorizzare in località Pili? Il rinvio alla lettera P diventa d’obbligo
Sono nata nel 1963 a Venezia dove ancora vivo con mio marito e due figlie, testimone della progressiva perdita di residenti e attività, anche in terraferma. Mi sono laureata a Ca’ Foscari in
lettere classiche, affiancando allo studio il lavoro nel settore turistico; questo mi ha permesso di conoscerne le problematicità e di comprendere le difficoltà degli studenti lavoratori.
Sono insegnante di scuola superiore da oltre trent’anni, professione svolta in istituti di diverse tipologie di tutto il territorio, che amo molto e che mi porta a misurarmi ogni giorno con aspirazioni e problemi dei giovani e delle famiglie.
Metto a disposizione il mio impegno, il mio amore per la città, l’esperienza di anni di attivismo civico perché desidero che Venezia nella sua straordinaria specificità di acqua e terra possa
rispondere alle richieste dei residenti di ogni età e offrire ai giovani un futuro adeguato con prospettive di lavoro varie, oltre quella monocultura turistica che ha dimostrato tutta la sua fragilità.
Sono un ingegnere meccanico nato nel 1972. Vivo attualmente a Sant’Elena e insegno in una scuola tecnica di Venezia, dopo aver lavorato per anni nell’ambito dei trasporti navali.
Vorrei mettere a disposizione le mie competenze professionali e la mia esperienza di cittadino perché credo profondamente nella necessità di individuare soluzioni organiche, considerando gli effetti che qualsiasi scelta sul trasporto ha su residenzialità, turismo sostenibile e inquinamento della città.
Penso che una Venezia insulare integrata con la Venezia di terraferma offra una qualità di vita speciale a residenti e visitatori e sia un obiettivo concreto e auspicabile.
Sono nato a Venezia nel 1958, ai Giardini di Castello: mio padre era il capo-ufficio salari dell’Arsenale e mia madre casalinga. Ho iniziato presto la mia esperienza all’estero durante il quarto anno di scuole superiori, proseguendo poi a lavorare nel turismo, settore che ho successivamente abbandonato dopo due decadi, passando all’export industriale, all’organizzazione di fiere internazionali e da cinque anni mi occupo di servizio diplomatico.
Ho deciso di impegnarmi in prima persona e mettere la mia esperienza a disposizione della cittadinanza per risolvere alcuni dei problemi che affliggono la laguna e tutto il Comune di Venezia.
Sono nato a Venezia nel 1961 e cresciuto al Lido, isola che ho visto splendere di vitalità e dinamicità e che oggi ha bisogno di aiuto e idee. Sono ristoratore da una vita, con una carriera iniziata nel 1976 in piazza San Marco che mi ha portato ora ad aprire la mia attività al Lido di Venezia.
La situazione di crisi mondiale si riflette in maniera evidente anche su Venezia e sulle zone limitrofe, che necessitano di grande volontà collettiva e determinazione per risollevarsi e ripartire.
Perciò il programma di Terra e Acqua mi entusiasma così tanto: perchè permette a tutti di dare il proprio contributo locale per cambiare, finalmente, e in prima persona voglio essere parte di questo movimento, aiutando in maniera concreta colleghi e persone vicine a me.
Nata a Venezia nel 1956 e residente a Mestre, sono diplomata in Ragioneria e ho lavorato presso la Prefettura di Venezia. Sono stata madre single con un figlio con disabilità e da subito mi sono impegnata a coniugare attività lavorativa e sociale, battendomi negli anni per il telelavoro, la sensibilizzazione della figura del care giver e per la rimozione di termini offensivi per descrivere la disabilità.
Per anni ho curato uno spazio sul settimanale Avvenimenti e nel 2005 sono stata Consigliere di Municipalità alle politiche sociali a Mestre. Da anni faccio volontariato per un’associazione che si occupa di malati oncologici, affiancandolo ad un impegno nel sociale più generale, che rimane una vocazione per me irrinunciabile.
Ho deciso di mettermi in gioco in prima persona per Terra e Acqua per cambiare le cose e far sentire la voce di tutti, non lasciandolo nessuno indietro.
Sono nata a Venezia e vivo a Mestre. Mi sono laureata a Ca’ Foscari in Scienze Umanistiche della Comunicazione e lavoro in una struttura sanitaria da 25 anni come Responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, oltre a essere componente del Comitato per il Risk Management.
La mia attività mi ha portato a interfacciarmi quotidianamente con i problemi delle persone, soprattutto anziane, che sono la fetta che incontra le difficoltà maggiori nell’ambito socio-sanitario.
Ed è a questo che voglio dedicare il mio impegno, offrendo innanzitutto ascolto e avanzando proposte per migliorare loro la vita.
Classe 1949. Sono femminista, mamma single, cuoca, tanguera e portatrice di handicap. Ho fondato e diretto per 17 anni un’associazione culturale che proponeva, per prima a Venezia e in Italia, di diffondere il Tango Argentino.
Negli anni abbiamo organizzato conferenze sul tema, prodotto spettacoli e organizzato corsi con il Maestro Alejandro Aquino, con il quale tuttora collaboro come direttrice della sua Academia.
Venezia e il suo entroterra meritano amore, rispetto e progettualità, e voglio contribuire a rendere il nostro territorio più accessibile a chi come me é anziano o disabile e si trova a doversi confrontare con ostacoli che complicano la vita di tutti i giorni.
Sono nata nel 1976 in una famiglia di origine Rumena, e mi sono successivamente laureata in biologia all’Università di Padova. Orgogliosa delle mie origini e della mia storia e cultura, mi propongo come portavoce della comunità Rumena, la più numerosa tra le oltre 152 comunità che vivono nel comune di Venezia, che comprende al suo interno cittadini moldavi, ucraini e appunto rumeni.
Ciò che chiediamo è una richiesta semplice e condivisibile: più rispetto. Condividiamo tutti lo stesso obiettivo: vivere una vita dignitosa nel Comune di Venezia con una speranza per un futuro migliore, senza vivere nella paura di essere discriminati: l’integrazione è crescita e se ci uniamo per la nostra bella Venezia, nulla può fermarci.
Sono nata a Palermo nel 1980 e sono una guida turistica laureata in archeologia medievale. Vivo a Venezia dal 2008, ci sono arrivata per uno stage e non sono più andata via. Amo il mio lavoro perché mi permette di condividere con gli altri il mio amore per questa città e vorrei fare qualcosa per restituirla al suo antico splendore.
Ho deciso di scendere in campo per occuparmi della cultura, dei musei e dei siti archeologici della città, impegnandomi a restituirli alla loro funzione principale: educazione e formazione dell’individuo.
Lateralmente a questo impegno vorrei inoltre che si discutesse di più della prevenzione della violenza sulle donne: penso che la città avrebbe bisogno di più centri di ascolto a riguardo.
Nata nel 1990, sono cresciuta a Venezia. Negli anni ho sviluppato una passione per il digitale che mi ha portato a frequentare un corso di Digital Marketing, per consolidare e implementare le mie conoscenze. Mi considero positiva, creativa, capace di ascoltare e agire bene sotto pressione.
Vivo a Marghera da 5 anni nel quartiere Catene e in questo periodo ho potuto toccare con mano quanto il comune di Venezia sia cambiato in peggio per le troppe promesse non mantenute, facendo perdere speranza e interesse ai cittadini.
La mia visione consiste nel creare una nuova realtà, dove ogni individuo trovi confronto e udienza nelle istituzioni, che si impegnino a coinvolgere giovani, famiglie e anziani con eventi dedicati e comunitari, formando una nuova e rinnovata socialità.
Il Gruppo consiliare di Terra e Acqua 2020 Venezia e Mestre, 9/11/2020