17 sedute, tasso personale di presenze 100%
I) Sedute Consiglio comunale 2020,
in sintesi
15 ottobre: seduta di insediamento
5 novembre: seduta straordinaria Pili (su richiesta delle opposizioni)
9 novembre: insediamento commissioni (vicepresidenza VII)
16 novembre: comunicazioni del sindaco e mozione 150 milioni Legge Speciale
23 novembre: Comitatone e Legge Speciale per Venezia
26 novembre: Ciclopedonale Favaro Tessera
16-18 dicembre: Approvazione bilancio di previsione
II) Sedute Consiglio comunale 2021,
in sintesi
18 febbraio: nuova sede Questura Via Ulloa
4 marzo: seduta straordinaria sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (su richiesta delle opposizioni, primo firmatario: Marco Gasparinetti)
31 marzo: variazione di bilancio, acquisizione Venezia Spiagge, distributore idrogeno Via Orlanda
29 aprile: approvazione bilancio consuntivo (A) mozione monitoraggio biologico (P)
13 maggio: petizione popolare per le celebrazioni di San Michele a Mestre (firme raccolte da Terra e Acqua). Mozione di sostegno approvata all’unanimità.
17 giugno: variazione di bilancio, agevolazioni TARI, Candiani, seduta straordinaria TPL, mozione Marco Zennaro (primo firmatario: Gasparinetti) adottata all’unanimità.
1 luglio: variante urbanistica numero 79, grattacielo di Viale San Marco
15 luglio: cessione ramo d’azienda Insula (lavori pubblici) a Veritas; gattile Malamocco, impianto cremazione Marghera, ciclopedonale Favaro Tessera (espropri).
21 luglio: variazione di bilancio, aumento aliquote TARI, vetreria Fornasier Murano
30 settembre: bilancio consolidato 2020, idrovora Marzenego Tessera, mozione Garante animali
III) Il Consiglio più lungo? Quello del primo luglio 2021, che si è concluso alle ore 03.42 del 2 luglio, a notte fonda. Il motivo? La variante 79 al piano degli interventi, mirante a trasformare l’ex campo da calcio di Viale San Marco in zona edificabile a beneficio della Setten, grande sponsor della squadra di basket del Sindaco Brugnaro. Quando l’ho fatto notare in commissione mi è stato spento il microfono dal capogruppo della lista Brugnaro, che non a caso è stato piazzato alla presidenza della commissione urbanistica: una delle poche con poteri reali, dal punto di vista di chi ambisce a realizzare grandi plusvalenze. Nel caso di specie, il progetto della Setten prevede un “modesto” edificio di 70 metri con centro commerciale e parcheggi. Visto il trattamento riservato alle opposizioni in commissione, come capogruppo di Terra e Acqua ho presentato 40 fra emendamenti e subemendamenti in aula, dove si è svolta la battaglia vera e propria. Il risultato è stato che alcuni sono stati accolti, altri respinti da una maggioranza risicata tanto che il Sindaco in persona è sceso in trincea e ci è rimasto fino alle tre di notte, quando il testo finale è stato adottato 18 a 12 (sulla carta, la maggioranza disponeva di 25 voti contando anche quello del Sindaco).
Alcuni momenti salienti della seduta: il sindaco indispettito o preoccupato per lo spazio accordato dalla stampa nazionale e internazionale a Venezia che accusa le opposizioni di:
“strisciare con questa gente, che viene da fuori, che scrive sui giornaloni nazionali e internazionali”, e la mia replica:
«mi sembra palese che il Sindaco con il suo attacco scomposto, abbia confuso questo Consiglio Comunale, con un’arena, in cui si faccia campagna elettorale per il suo nuovo partito. Allora, guardi, Presidente, io non replicherò punto per punto, ma “voi che andate a strisciare”, se lo dica davanti allo specchio signor Sindaco o lo dica ai molti suoi seguaci che lo seguono supinamente. Il voi che andate a strisciare alle opposizioni, in un’aula di Consiglio Comunale, non è accettabile. E io le chiederei, Presidente, la prossima volta che dovesse succedere, di far valere il suo ruolo, che è anche quello di richiamare all’ordine il Sindaco in persona quando fosse necessario.
Il Sindaco stasera ha offeso praticamente tutti. Ha cominciato con il PD, poi 5 Stelle, il
professore Zecchi, Gianfranco Bettin, il sottoscritto. Ma non è che io mi possa consolare dicendo: “mal comune, mezzo gaudio”. Ritengo semplicemente inaccettabile, che nel corso di un dibattito, durante il quale nessuno di noi aveva offeso il Sindaco, lui abbia ritenuto, invece, di dispensare offese a destra e a manca, a volte quasi con la bava alla bocca. E mi dispiace, perché non è un bello spettacolo».
IV) Il Consiglio più partecipato, anche per le assemblee preparatorie organizzate da TeA e altri gruppi consiliari di opposizione?
Quello dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, su richiesta delle opposizioni. Paradossalmente, l’unico a non partecipare al dibattito in aula è stato proprio il Sindaco in carica, che sull’utilizzo di quei fondi aveva fatto promesse tanto roboanti quanto lontane dalla realtà dei fatti: 3,8 miliardi di euro per Venezia, che non si sono mai concretizzati.
Consiglio Comunale Straordinario
4 marzo 2021
Intervento di Marco Gasparinetti a nome dei gruppi consiliari di opposizione (sintesi di Aline Cendon):
«Questo Consiglio Comunale Straordinario si riunisce grazie alla richiesta congiunta di tutti i gruppi consiliari di opposizione, richiesta di cui ho l’onore di essere il primo firmatario, ma quello che conta è che tutti i gruppi consiliari insieme hanno ritenuto giusto ribadire la centralità del Consiglio Comunale in un momento straordinario come questo, che per molti versi ricorda la fase in cui in l’Europa, uscita devastata dalla Seconda Guerra Mondiale, ha dato attuazione al piano Marshall. Lo chiamiamo tutti così ma in realtà il suo titolo ufficiale era “Piano di Ripresa Europea” (“European Recovery Programme”).
Oggi ci troviamo a vivere in una sorta di dopoguerra, e l’Europa con il Recovery Plan mette a disposizione 750 miliardi di euro, di cui non è scontato che Venezia riesca a ritagliare la sua parte: diversamente dai fondi strutturali, il Recovery Plan non prevede quote preattribuite alle Regioni o ai Comuni, ma soltanto agli Stati.
All’Italia spettano più di 200 miliardi, ma non sappiamo quante di queste risorse potranno confluire su Venezia e sulla Città Metropolitana, che in questo momento ne hanno disperatamente bisogno. Il sindaco Brugnaro, che è sindaco anche della Città Metropolitana, a settembre ha presentato una lista di interventi, ma a settembre non era ancora noto il regolamento con cui l’Europa ha disciplinato le modalità di erogazione dei fondi.
Modalità e criteri sono stati esplicitati il 12 febbraio, quando l’Unione Europea ha votato il regolamento del Consiglio e del Parlamento Europeo n. 2021/241. Sono criteri che non possono essere ignorati perché si rischierebbe di presentare proposte che verrebbero bocciate, già a Roma dal governo Draghi, o a Bruxelles dalla Commissione Europea.
L’articolo 2 del regolamento europeo dà una definizione di resilienza, termine ripreso dal piano italiano che infatti si chiama piano nazionale di ripresa e resilienza, in cui si parla di ripresa economica ma soprattutto di come evitare che una prossima eventuale crisi ci colga impreparati. La crisi che stiamo attraversando ha mostrato come mettere tutte le uova nello stesso paniere – nel caso di Venezia il turismo – significhi trovarsi impreparati a future crisi pandemiche o internazionali, rendere fragili le nostre economie, e oggi abbiamo purtroppo famiglie sul lastrico che ne sono la prova vivente.
Nel regolamento europeo la resilienza è definita come “la capacità di affrontare gli shock economici, sociali, ambientali e/o i persistenti cambiamenti strutturali in modo equo, sostenibile e inclusivo”. Gli interventi finanziati dal Recovery Plan dovranno rispettare un ulteriore principio soggiacente, quello della “sostenibilità ambientale”: non dovranno arrecare danno all’ambiente, quindi presentare proposte incompatibili con questi criteri potrebbe portarci fuori strada con il risultato di perdere opportunità di finanziamento che Venezia non vede da molti anni – e chissà per quanto tempo non ne vedrà.
Stiamo parlando di un ordine di grandezza pari a 5-6 bilanci comunali messi insieme.
Questa è una di quelle occasioni in cui occorre andare oltre agli interessi di parte e perseguire collettivamente il bene comune del territorio che rappresentiamo, oltre le linee di demarcazione ideologiche. Abbiamo bisogno di raggiungere importanti risultati sia per le categorie economiche che per l’ambiente, che nel caso di Venezia è condizione essenziale per l’esistenza stessa di una città costruita sull’acqua e che, rispetto alle sfide del cambiamento climatico, è veramente il canarino nella miniera, come dicono gli inglesi: siamo in prima linea rispetto al problema dell’innalzamento del livello degli oceani e dei mari.
Se sapremo cogliere questa opportunità, la città si ricorderà di noi come è accaduto con i primi sindaci del dopoguerra, come il grande Gianquinto e altri che in quella fase di ricostruzione hanno saputo farsi interpreti del bene comune e riconoscere che, in una fase emergenziale come quella, era necessario parlare con una sola voce.
Vorrei ringraziare il collega Riccardo Brunello che nel presentare una mozione sottoscritta dai gruppi di maggioranza ha riconosciuto la centralità del ruolo del consiglio comunale come organo di indirizzo e su questo mi sembra mi sembra che ci siano già basi comuni per dire che non stiamo sprecando il nostro tempo: il dibattito di oggi porterà comunque in Consiglio comunale dei temi che altrimenti sarebbero stati discussi nelle segrete stanze e da questo dibattito potranno anche emergere idee nuove e proposte finanziabili a beneficio di tutta la città.»
Su proposta di Terra e Acqua, due sedute dedicate alla residenzialità: 9 marzo 2021 sulla riqualificazione del complesso denominato “Ospedaletto” di proprietà dell’IRE ora IPAV in Venezia e 5 maggio 2021 per esame del patrimonio abitativo del Comune di Venezia.
Interventi sull’accessibilità.
I) Proposta e approvata: “Liberate Marco Zennaro” (adotatta all’unanimità, il 17 giugno);
Interrogazioni: 24
catalogate per materia e pubblicate, insieme con le risposte ricevute, sulla pagina dedicata:
Esposto per danno erariale
>> Edilizia residenziale pubblica
Accessi agli atti: 11
(AVM, TPL, Alilaguna, Audit ACTV, motoscafi di servizio, Caserma Pepe, Monastero San Nicolò, Certosa 1, Certosa 2, COVID-19, Variante 49) in corso di pubblicazione sulla pagina dedicata:
Questa mole di lavoro, decisamente superiore al peso “percentuale” di TeA in Consiglio comunale, è stata resa possibile dalla squadra che si era formata nel corso della campagna elettorale per la formulazione del programma e ha continuato a operare con rinnovato impegno, anziché sfaldarsi dopo le elezioni come a volte succede nei partiti politici: una squadra di attivisti che opera gratuitamente per la città dodici mesi all’anno e non soltanto a ridosso delle scadenze elettorali.
Il mio più sentito ringraziamento va a loro, e al segretario del gruppo consiliare Fabio Bevilacqua che in questi mesi ha dimostrato qualità professionali assolutamente straordinarie nell’espletamento del suo compito.
Marco Gasparinetti, 15 ottobre 2021
Terra e Acqua 2020
15 ottobre 2020 – 15 ottobre 2021
dalle promesse ai fatti
Terra e Acqua 2020 © Tutti i diritti riservati. Sito Web ufficiale del Gruppo Consiliare Terra e Acqua 2020.
C.F. 94098490272
Seguici sui nostri canali social:
Il Gruppo consiliare di Terra e Acqua 2020 Venezia e Mestre, 9/11/2020